Il mercato delle vendite al dettaglio soffre la concorrenza del commercio elettronico e chiede la ristrutturazione del debito . Toys R' Us ha invoc
Il mercato delle vendite al dettaglio soffre la concorrenza del commercio elettronico e chiede la ristrutturazione del debito .
Toys R’ Us ha invocato il Chapter 11, la bancarotta assistita. Colosso dei giocattoli al dettaglio, il gruppo americano non riesce più a essere competitivo in un mercato che sta confluendo sempre più verso le vendite online. E così, soltanto in ordine temporale, Toys R’ Us non può fare altro che puntare a ristrutturare i suoi 400 milioni di dollari di debito in scadenza il prossimo anno. Stando a quanto dichiarato dalla società con sede a Wayne nel New Jersey, i 1.600 negozi resteranno aperti e continueranno a vendere giocattoli e giochi. Le procedure giudiziare aiuteranno a riorganizzare il debito in vista di una crescita a lungo termine. Le operazioni riguardano tutte le controllate che operano negli Usa, in Canada e in Asia, dove si contano 250 negozi gestiti tramite joint venture con altre società. L’ipotesi di una bancarotta aleggiava da giorni, tanto da spingere le agenzie di rating a tagliare la valutazione sulla società. Nelle ultime ore Standard & Poor’s e Fitch hanno rivisto al ribasso il rating di Tots R’ Us proprio in seguito alla crescente possibilità di una ristrutturazione del debito.
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