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Calano i debiti delle imprese italiane. Draghi: “Ora i Paesi facciano ordine nei conti”

Calano i debiti delle imprese italiane. Draghi: “Ora i Paesi facciano ordine nei conti”

Dal presidente della Bce Mario Draghi, nel corso di un convegno sul settore bancario a Francoforte, in un contesto generale di fiducia sulla ripresa e

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Dal presidente della Bce Mario Draghi, nel corso di un convegno sul settore bancario a Francoforte, in un contesto generale di fiducia sulla ripresa economica dell’area euro, giungono valutazioni incoraggianti anche sull’Italia, assieme però a richiami che potrebbero riferirsi proprio ai conti pubblici della Penisola. Draghi ha menzionato il caso delle imprese italiane, nell’ambito del generale quadro di disindebitamento del settore privato, tra i fattori positivi che alimentano le speranze sull’economia: “Le imprese italiane hanno visto il loro livello di indebitamento calare di circa 30 punti percentuali dalla fine del 2012, tornando allo stesso valore di metà 2007”. In generale nell’area euro la crescita economica “è proseguita per 18 trimestri consecutivi” e alla Bce “siamo sempre più fiduciosi che la ripresa sia robusta e che, andando avanti, questo slancio proseguirà”. Ma “non siamo ancora al punto in cui la ripresa dell’inflazione è autosufficiente senza la nostra politica accomodante”. Proprio per questo “ora è il momento giusto per affrontare altre sfide sulla stabilità. Questo significa mettere attivamente le nostre case in ordine e costruire dei margini di manovra per il futuro, non aspettare che sia la crescita a ridurre gradualmente il debito”. Secondo Draghi bisogna “attuare riforme strutturali che consentano alle nostre economie di convergere verso tassi di crescita più elevati sul lungo termine”. E al tempo stesso “affrontare le lacune che persistono nell’architettura istituzionale della nostra unione monetaria”.

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