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Intelligenza artificiale, 5 startup su cui scommettere

Intelligenza artificiale, 5 startup su cui scommettere

L’anno scorso le società che si muovono in questo ambito hanno raccolto oltre 5 miliardi di dollari: dalla nipote di Siri al copilota digitale passa

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L’anno scorso le società che si muovono in questo ambito hanno raccolto oltre 5 miliardi di dollari: dalla nipote di Siri al copilota digitale passando per il lavoro sporco contabile, eccone cinque da tenere d’occhio.

La raccolta è stata impressionante. Lo scorso anno le startup che si occupano, nei modi più diversi e articolati, di intelligenza artificiale, hanno rastrellato sui mercati internazionali qualcosa come 5,02 miliardi di dollari. Il picco degli ultimi cinque anni che rispecchia d’altronde la progressiva espansione di questi software, soluzioni e piattaforme verso un’ampia gamma di ambiti, dalla finanza all’agricoltura passando per la salute e, ovviamente, per i settori-chiave come quelli dell’analisi dei dati o dell’automotive.

Una tendenza destinata a proseguire anche nel 2017, trainata da un fenomeno dal triplice volto: da una parte gli investimenti dei venture capital che puntano sulle startup, dall’altra quelli interni ai colossi hi-tech (e non solo) che, quando non ce la fanno da soli, mangiano in un sol boccone le realtà più interessanti sulla piazza (Microsoft ha per esempio lanciato lo scorso dicembre un fondo dedicato proprio a queste mosse). Com’è d’altronde accaduto ad alcune delle startup di cui si parla in seguito.

I round di finanziamento destinati alle startup impegnate nell’intelligenza artificiale, cioè in quelle tecnologie (dal machine learning ai big data) che consentono ai computer di acquisire competenze umane e di sopravanzarle per potenza di calcolo ed efficacia, sono stati ben 658, con una salita rispetto ai 494 del 2015 quando la raccolta, secondo CB Insights, si fermò a 3,12 miliardi di dollari. Un balzo incredibile che spiega come l’intelligenza artificiale sia il vero fronte su cui si gioca il futuro di moltissimi campi, dall’automotive alla finanza fino al mondo consumer, con gli assistenti virtuali, i bot passando per l’industria, che è già da tempo allo stadio 4.

 

 

wired.it

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