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Dalla Commissione Ue nuove regole sui Npl

Dalla Commissione Ue nuove regole sui Npl

La Commissione europea ha proposto, oggi a Bruxelles, nuove regole per la gestione e la riduzione dei crediti deteriorati (Non Performing Loan – Npl)

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La Commissione europea ha proposto, oggi a Bruxelles, nuove regole per la gestione e la riduzione dei crediti deteriorati (Non Performing Loan – Npl) detenuti dalle banche. La Commissione ha proposto, innanzitutto, di differenziare gli Npl fra quelli garantiti da collaterali e quelli non garantiti.

Per i crediti non garantiti, ha proposto una copertura graduale con accantonamenti nel capitale delle banche fino al 100% in due anni (gli accantonamenti dovranno coprire il 35% degli Npl il primo anno e il 100% il secondo). Per gli Npl garantiti, invece, la copertura dovrà avvenire in otto anni, con una progressione incrementale pari al 5% il primo anno e poi via via 10% il secondo, 17% il terzo, 27% il quarto, 40% il quinto, 55% il sesto, 75% il settimo e 100% l’ultimo anno.

Le nuove regole proposte della Commissione non riguardano lo stock dei crediti in sofferenza, ovvero quelli già esistenti, ma varrà solo per i prestiti concessi a partire da oggi, data della pubblicazione della proposta (sempre che questa venga approvata dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo), nel caso in cui dovessero trasformarsi in futuro in Npl.

Ieri, al termine dell’Ecofin a Bruxelles, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan aveva anticipato il suo parere favorevole alla proposta della Commissione osservando che “smussa gli angoli della polemica” che era sorta dopo la controversa iniziativa sulla riduzione degli Npl da parte della vigilanza unica bancaria della Bce.

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