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I costruttori ricorrono all’Ue contro lo split payment

I costruttori ricorrono all’Ue contro lo split payment

Le imprese di costruzioni hanno presentato una denuncia alla Commissione europea per "violazione delle norme comunitarie in materia di Iva" in merito

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Le imprese di costruzioni hanno presentato una denuncia alla Commissione europea per “violazione delle norme comunitarie in materia di Iva” in merito all’applicazione dello “split payment” previsto dalla legge italiana. La denuncia è stata presentata da tutte le sigle datoriali delle costruzioni (Ance, Legacoop, Cna costruzioni, Confartigianato edilizia, Confapi Aniem e Federcostruzioni) che contestano la violazione di norme europee per il meccanismo fiscale che, spiegano, ha un impatto di 2,4 miliardi sulla liquidità delle imprese. Il meccanismo, istituito anche per prevenire l’evasione dell’Iva, prevede che le pubbliche amministrazioni, o altri soggetti obbligati, versino direttamente all’Erario l’Iva dovuta per lavori effettuati dall’impresa stessa, mentre questa continua a pagare l’imposta per l’acquisto di beni e servizi. Il risultato è che, tra Iva versata e quella soggetta a split payment, le imprese soffrono una pesante perdita di liquidità stimata in circa 2,4 miliardi di euro l’anno.

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