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Per smaltire i rifiuti in Cina si cominciano a usare gli allevamenti di scarafaggi

Per smaltire i rifiuti in Cina si cominciano a usare gli allevamenti di scarafaggi

Nell’impianto di Jinan, periferia di Shandong, si allevano circa un miliardo di scarafaggi ai quali vengono fornite 50 tonnellate giornaliere di rifiu

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Nell’impianto di Jinan, periferia di Shandong, si allevano circa un miliardo di scarafaggi ai quali vengono fornite 50 tonnellate giornaliere di rifiuti alimentari

In Cina hanno scoperto che gli scarafaggi potrebbero rivelarsi estremamente utili per smaltire i rifiuti. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, nella periferia di Jinan gli scarafaggi vengono addirittura coltivati in ambienti caldi e umidi, ideali per il loro habitat, e addomesticati per abituarli a mangiare i rifiuti. La Cina ha un enorme problema con lo smaltimento, solo Pechino produce circa 25 mila tonnellate di scarti ogni giorno, e sono molti più scarti alimentari di quanto ne possano smaltire le discariche. Per cui si è pensato di farsi aiutare dagli scarafaggi che, secondo gli esperti, col tempo, potrebbero arrivare a liberarsi, mangiando quasi un terzo del problema.

L’impianto di Jinan, periferia di Shandong, gestito dalla Shandong Qiaobin Agricultural Technology Co., in questo momento alleva circa un miliardo di scarafaggi ai quali fornisce 50 tonnellate giornaliere di rifiuti alimentari. Osservare il ciclo di manutenzione, documentato in un video disponibile al link della Reuters, non è obiettivamente uno spettacolo accattivante.

scarafaggi smaltimento rifiuti alimentari
 Afp
  Scarafaggi

Ma non finisce qui, il ciclo di utilità degli insetti procede, e quando muoiono vengono passati ad altre aziende che li trasformano in mangime proteico destinato a maiali e altri animali da allevamento; “come trasformare i rifiuti in risorse” secondo Li Hongyi, la presidentessa della Shandong Qiaobin.

a il mercato che vede protagonisti inconsapevoli i tanti detestati insetti non si ferma qui, in un villaggio del Sichuan, Li Bingcai, 47 anni, ha deciso di investire un milione di yuan (quasi 150mila dollari) per creare il suo personalissimo allevamento di scarafaggi, ne possiede ormai 3,4 milioni, vivono tutti nella sua fattoria e vorrebbe arrivare a possederne 20 di fattorie per scarafaggi; li rivende a buon prezzo agli allevamenti suini e come mangime per la pesca, ma soprattutto gli arriva una forte richiesta da parte di aziende farmaceutiche.

È quella probabilmente la ramificazione del mercato che non ci aspettavamo potesse vedere lo scarafaggio come protagonista; eppure pare che l’insetto abbia qualità mediche miracolose. Parola di Wen Jianguo, responsabile della Gooddoctor, azienda che, fiutando l’affare, di scarafaggi ne ha allevati circa sei miliardi, “L’essenza dello scarafaggio è utile per curare le ulcere orali e peptiche, le ferite della pelle e persino il cancro allo stomaco” e poi ancora maschere di bellezza, pillole dimagranti e persino trattamenti per la perdita dei capelli; un essere cui proprietà, troppo impegnati a cacciarlo via dalle nostre case di campagna, ignoravamo.

Jianguo spiega che uno scarafaggio vive circa sei mesi, una volta deceduto viene “cucinato” al vapore, lavato, asciugato ed inserito in un enorme macchinario che ne estrae i nutrienti. Secondo il South China Morning, la Gooddoctor ha prodotto così tante ”scoperte scientifiche e tecnologiche” grazie al suo programma di allevamento di scarafaggi che il governo della provincia ha dichiarato che merita un premio nazionale per la ricerca scientifica. Han Yijun, rappresentante del Gooddoctor Pharmaceutical Group, dice “Tutti sanno che il farmaco è prodotto con gli scarafaggi. È un insetto disgustoso, ma non c’è quasi nessun altro farmaco disponibile che ottiene gli stessi effetti”.

Nonostante ciò però il professor Zhu Chaodong, scienziato capo degli studi sull’evoluzione degli insetti all’Accademia Cinese delle Scienze, ha raccomandato molta cautela; non per la valenza di certe ricerche, ampiamente documentata

da riviste di settore, ma sulla “catastrofe” che accadrebbe se questi scarafaggi riuscissero ad evadere dalle strutture di allevamento.

 

 

 

agi.it

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