HomeBanche d'Italia

Riciclaggio in Emilia: nuovo allarme della Banca d’Italia

Riciclaggio in Emilia: nuovo allarme della Banca d’Italia

Bologna guida con 792 segnalazioni, segue Parma con 559 Nel report dell'Unità speciale della Banca d'Italia sul capitolo riciclaggio, le segnalazioni

Innovazione. Con I-Tech Innovation al via la seconda edizione della call per finanziare lo sviluppo tecnologico
Supercomputer Leonardo: ecco come funziona e a che cosa servirà
Tecnologia digitale: risorsa strategica per la sostenibilità

Bologna guida con 792 segnalazioni, segue Parma con 559

Nel report dell’Unità speciale della Banca d’Italia sul capitolo riciclaggio, le segnalazioni raccolte nel primo semestre 2018 non sono incoraggianti (a livello nazionale, emergono un +5,3% di segnalazioni di riciclaggio sospette e un +31,7% di quelle relative al possibile finanziamento del terrorismo internazionale).

Il nuovo studio si apre a pagina 1 citando proprio l’Emilia-Romagna, per quale si parla di “incremento delle segnalazioni riferite alle operazioni sospette”, in compagnia di Campania e Sicilia.

L’Emilia-Romagna sulle segnalazioni si consolida al quinto posto, dopo Lombardia, Campania, Lazio e Veneto, risultando però prima fra le cinque regioni in ballo per un balzo, nel semestre scorso, del 9,73%.

In particolare, la Banca d’Italia ha ricevuto dalle province emiliano-romagnole 3.563 segnalazioni con 16.390 operazioni finanziarie sospette.

“Vale a dire che da questa regione ne segnalano 91 ogni giorno (domenica compresa)” ossia “3,8 ogni ora che passa”, si allarma la Cgil col suo riferimento regionale alla Legalità Franco Zavatti.

Ed ecco quindi la classifica: Bologna guida con 792 segnalazioni, seguono Parma con 559, Modena con 546, Reggio con 446, Rimini con 376, Ravenna con 262, Forli’-Cesena con 215, Piacenza con 202, Ferrara con 165.

Le segnalazioni sono in aumento anche a Parma: nello stesso periodo del 2017 erano state 408. Il sindacato aveva così sollecitato ad “abbattere il troppo silenzio-incredulità che ancora persistono intorno a noi: nel dibattito pubblico ed istituzionale locale, di questi dati raramente se ne ragiona”.

Quali settori sono più “attivi” nel riciclo? Edilizia e industria, con importi medi di 67.865 euro, poi commercio, intermediari finanziari, imprese agricole. Questi ultimi risultano proprio “i settori piu’ coinvolti nel lavoro nero-irregolare e nelle denunce per evasione contributiva e fiscale”, nota Zavatti.

Concludendo con la mappatura del traffico dei bonifici finanziari coi paradisi fiscali, aggiunge la Cgil: “La provincia più ‘rossa’ è Modena, con l’11-15% del totale dei bonifici con l’estero che vanno o vengono dai paradisi”.

Fonte : parma.repubblica.it

Commenti