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La Banca d’Italia alza le previsioni di crescita sul Pil

La Banca d’Italia alza le previsioni di crescita sul Pil

La Banca d’Italia alza le sue previsioni di crescita sul Pil: il +1,6% nel 2017 (contro la precedente stima di luglio del +1,4%) e al +1,4% nel 2018 (

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La Banca d’Italia alza le sue previsioni di crescita sul Pil: il +1,6% nel 2017 (contro la precedente stima di luglio del +1,4%) e al +1,4% nel 2018 (era +1,3%). Passa poi al +1,3% nel 2019 e nel 2020, contro una stima precedente del +1,2%.

Ad ottobre il debito pubblico è stato pari a 2.289,7 miliardi, in aumento di 5,8 miliardi rispetto al mese precedente.

La crescita dei prezzi, pari all’1,3 per cento nella media di quest’anno, si ridurrebbe nel 2018 (0,9 per cento), anche in seguito all’esaurirsi dell’effetto del rincaro dei beni energetici e alimentari registrato all’inizio del 2017; risalirebbe poi all’1,5 e all’1,6 per cento rispettivamente nel 2019 e nel 2020. La componente di fondo salirebbe gradualmente, portandosi, in media, all’1,5 per cento nell’ultimo biennio di previsione. Al graduale recupero dell’inflazione contribuirebbero le retribuzioni nel settore privato, che accelererebbero progressivamente nel prossimo triennio, per effetto del miglioramento delle condizioni cicliche e delle aspettative di inflazione incorporate nei nuovi contratti.

L’occupazione, misurata in unità standard, crescerebbe complessivamente di poco oltre il 4 per cento nel quadriennio 2017-20. Il concomitante aumento della partecipazione al mercato del lavoro, attribuibile al miglioramento delle prospettive e al progressivo innalzamento dell’età di pensionamento, comporterebbe una discesa ancora graduale del tasso di disoccupazione, che si porterebbe al 10,5 per cento nel 2020 (da 11,7 nel 2016).

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